21 aprile 2025 — Gli Stati Uniti hanno annunciato oggi l'imposizione di nuovi dazi sui prodotti di energia solare importati da Cambogia, Malesia, Thailandia e Vietnam, a seguito di un'indagine commerciale durata un anno.
Secondo una determinazione definitiva pubblicata lunedì dal Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti, i dazi antidumping su prodotti solari da queste nazioni del sud-est asiatico vanno da Da 6.1% a 271.28%, a seconda dell'azienda e del paese di origine. Inoltre, i dazi compensativi, destinati a compensare i sussidi governativi, vanno da Da 14.64% a 3.403.96%.
I quattro paesi attualmente forniscono circa 77% di importazioni di moduli solari dagli Stati Uniti, con esportazioni di apparecchiature solari verso gli Stati Uniti per un valore di $12,9 miliardi nel 2024L'indagine, avviata durante l'amministrazione Biden, è stata sollecitata dalle denunce dei produttori nazionali di energia solare, i quali sostenevano che i produttori del Sud-Est asiatico beneficiavano ingiustamente dei sussidi statali e vendevano i prodotti al di sotto dei costi di produzione, danneggiando l'industria solare statunitense.
Mentre i produttori statunitensi hanno salutato la decisione come una vittoria per la produzione nazionale, si prevede che i dazi aumenteranno i costi per il settore delle energie rinnovabili, che già si trova ad affrontare difficoltà economiche e mutevoli priorità politiche. L'amministrazione Trump ha cercato di sostenere le industrie dei combustibili fossili, riducendo al contempo il sostegno alle iniziative per l'energia verde.
La mossa sottolinea le tensioni in corso nella politica commerciale ed energetica degli Stati Uniti, bilanciando il protezionismo con la necessità di una transizione verso un'energia pulita e a prezzi accessibili. Sono previste ulteriori reazioni da parte delle industrie interessate e degli stakeholder internazionali nei prossimi giorni.